I territori delle Dolomiti, dal Veneto al Trentino, sono storicamente la patria della lavorazione del legno e della scultura lignea. Qui sono nati alcuni dei più grandi scultori a livello internazionale, tra cui il celebre Augusto Murer, maestro capace di dare voce alla materia con una forza espressiva straordinaria. Accanto ai grandi maestri, oggi emergono giovani artisti che portano avanti questa tradizione, reinterpretandola con sensibilità contemporanea e sperimentando nuove forme di comunicazione visiva. Nel segno delle "mani perdute", Arte Fiera Dolomiti 2025 si propone di avvicinare giovani e adulti alla scultura e all'artigianato artistico, invitandoli a riscoprire la bellezza del creare con le proprie mani. L'espressione "mani perdute" richiama simbolicamente una dimensione che nella società odierna tende a scomparire: il contatto diretto con la materia, la capacità di trasformare una semplice porzione di legno in un'opera d'arte, il sapere tramandato di generazione in generazione. In un'epoca dominata dalla digitalizzazione e dalla produzione industriale, la manualità rappresenta non solo un patrimonio da preservare, ma anche un'opportunità per riscoprire un rapporto più autentico con il tempo e con la natura. Per chi desidera avvicinarsi a questa disciplina, esistono realtà formative d’eccellenza, come la Scuola del Legno Augusto Murer, parte del Centro Consorzi di Sedico, diretta da Gianluca Soppelsa. La scuola, custode di un sapere antico e al tempo stesso proiettata verso il futuro, sarà presente alla ventesima edizione di Arte Fiera Dolomiti con gli elaborati degli allievi, testimonianza del valore della tradizione e della creatività emergente. Inoltre, offrirà informazioni a chiunque voglia entrare nel magico mondo della scultura in legno, un'arte capace di unire passato e futuro attraverso la sapienza delle mani.



